Messaggio di Silvana spettatrice di Milan In - Piazza Fontana

Carissimo Aldo, GRAZIE a te e ai tuoi meravigliosi compagni e a chi ha scritto il testo per avermi fatto riprovare quelle emozioni che mi avevano spinto a gridare il mio rifiuto e la mia indignazione verso uno Stato che era sordo e muto di fronte a quello che accadeva. GRAZIE per avermi fatto rivedere il giorno del funerale a cui ho partecipato con animo sbalordito, violato, ferito e per avermi ricordato quel SILENZIO tanto più fragoroso di tanti applausi esibiti. GRAZIE per aver rievocato che tutti i milanesi sono stati pronti alla chiamata e non hanno avuto paura di dimostrare che Milano era una città viva, forte, con valori solidi e che si sarebbe battuta per gli obbrobri che si stavano tramando in quel maledetto 12 dicembre.
Quel giorno ha segnato davvero le nostre vite : uno spartiacque che poteva fare la differenza tra libertà e oppressione. Il ricordo è sempre impresso nella memoria ma, come l'amore, ha bisogno di essere rinverdito e coltivato perché non si prosciughi. Spero che tu trasmetta il mio messaggio semplice ai tuoi compagni di viaggio , ai musicisti le cui note colpivano tanto più in quanto erano suonate con il cuore, il/la regista , chi ha scritto il testo . C'è BISOGNO ancora di questo: di un teatro che denunci, che ci arricchisca di umanità e di passione, che ci faccia sperare che la barbarie si può, anzi si DEVE, sconfiggere con armi altrettanto potenti come il pensiero, la comprensione, la generosità verso gli altri, la compassione (cum pietas) verso chi è oppresso .
Ti abbraccio, commossa Silvana

 
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